L'ACCESSO A PIAZZA DEL POPOLO.
Le origini del centro storico di San Vito sono legate ad un edificio fortificato, nato proprio come semplice rocca difensiva con le sue cinta murarie, documentata già prima del XIII secolo.
Il castello di san Vito fu donato al potente Patriarcato di Aquileia che ne fece propria dimora e divenne successivamente anche residenza della nobile famiglia Altan.
Quello che rimane oggi del castello è una struttura che riecheggia più la residenza nobiliare che l’edificio difensivo medievale. Un edificio di certo imponente, risultato della sommatoria di più fabbricati aggregati, con il primo giro di cinta muraria della cittadina, la fossa ed il basamento delle mura in parte riemerso e ricostruito
CANON EOS 600D Con ob. SIGMA 10-20 f./4-5,6 EX DC HSM.
Tags: San Vito al Tagliamento San Vito PN Friuli FVG Friuli Venezia Giulia Piazza del Popolo Sottoportico Centro città Centro storico Chiesa Campanile Canon Eos600D FRANCO600D 8191 72 198 DSLR12257 DSLR77 DSLR232 DSLRMaster
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LA CORTE QUADRATA DELLA VILLA.
Palazzo Altan Rota è uno tra gli edifici più antichi del centro storico, oggi sede del municipio. Il corpo principale fu eretto nella seconda metà del Quattrocento dalla famiglia Altan, conti di Salvarolo, secondo l’impianto tripartito della casa padronale veneta. Il portico d’ingresso fu edificato nel XVII secolo per delimitare una corte quadrata nella quale è presente un giardino all’italiana con bosso e palme del Giappone.
Dietro il complesso dominicale si estende un parco ’ispirazione tardoromantica dei primi anni del XX secolo, attribuito all’architetto Domenico Rupolo, che realizzò anche l’ampliamento del palazzo. Al suo interno sono ospitati: una vasca circolare con ninfee racchiuse da arbusti di osmanto odoroso; una torre circolare del XV secolo, un rifugio costruito durante la Prima guerra mondiale, la serra.
CANON EOS 600D con ob. SIGMA 10-20 f./4-5,6 EX DC HSM
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LA CHIESA DI SANTA MARIA DEI BATTUTI.
Annessa all’antico ospedale, sorge alla fine del sec. XV, la chiesa di Santa Maria dei Battuti.
La chiesa ospita e conserva gelosamente uno dei più bei cicli di affresco amalteiano. Pomponio Amalteo (Motta di Livenza 1505 – San Vito al Tagliamento, 1588), allievo e genero del pittore Giovanni De Sacchis detto il Pordenone, affresca dal 1535 la cuba della chiesa con scene della storia della vita di Maria e scene tratte dal Vecchio e Nuovo Testamento. Dieci anni dopo è nuovamente presente con una decorazione completa delle pareti della chiesa. Degni di nota i bassorilievi del Pilacorte (1493) e l’altare marmoreo di Pietro Baratta (1701)
CANON EOS 600D con ob. SIGMA 10-20 f./4-5,6 EX DC HSM
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LA CHIESA DI SANTA MARIA DEI BATTUTI.
Annessa all’antico ospedale, sorge alla fine del sec. XV, la chiesa di Santa Maria dei Battuti.
La chiesa ospita e conserva gelosamente uno dei più bei cicli di affresco amalteiano. Pomponio Amalteo (Motta di Livenza 1505 – San Vito al Tagliamento, 1588), allievo e genero del pittore Giovanni De Sacchis detto il Pordenone, affresca dal 1535 la cuba della chiesa con scene della storia della vita di Maria e scene tratte dal Vecchio e Nuovo Testamento. Dieci anni dopo è nuovamente presente con una decorazione completa delle pareti della chiesa. Degni di nota i bassorilievi del Pilacorte (1493) e l’altare marmoreo di Pietro Baratta (1701)
FOTOCOMPOSIZIONE di 22 immagini.
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CHIESETTA DELLA VISITAZIONE.
Le quattro suore fondatrici, partite da Annecy il 1° luglio 1708 giungono a San Vito al Tagliamento il 22 luglio. Ma la data ufficiale della fondazione sarà quella del 23 settembre 1708 in cui verrà stabilita la clausura e le suore prenderanno possesso solenne del monastero, con l'intervento di autorità religiose e civili.
Durante la prima guerra mondiale (1914-1918), e a causa dell'invasione tedesca, le suore abbandonano il monastero e si rifugiano dapprima a Padova; il 6 gennaio 1918 sono a Milano e il 25 a Torino.
Tra l'aprile e il giugno del 1919 ritornano a San Vito e trovano il loro monastero completamente saccheggiato e devastato. Non rimanevano che i muri senza porte e senza finestre.
Attualmente è completamente rinnovato e funzionale.
CANON EOS 600D con ob. SIGMA 10-20 f./4-5,6 EX DC HSM
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