ELEONORA IN VERSIONE STREGA DEL BOSCO.
La vera storia di Halloween,originaria dall'Irlanda, parte dalla doppia divisione che i Celti facevano dell’anno, l’estate andava da Beltane (primo maggio o calendimaggio, festa celebrativa del risveglio della natura, fondata su antichissimi culti agrari e riti magici per propiziare la fecondità dei campi, degli animali e degli uomini) a Samhain fine dell’estate, e l’inverno da Samhain a Beltane.
L’anno nuovo, allora, cominciava con il 1° novembre, con l’arrivo dell’autunno, questo momento di passaggio e di festa era chiamato Samhain, festa caratterizzata dal colore arancio, che ricordava la mietitura, e dal nero che simboleggiava l’imminente buio dell’inverno.
In questa giornata si onoravano tutti i santi, non solo i primi martiri cristiani, e il giorno seguente venne dedicato al ricordo di tutti i morti: questo accostamento di festa e lutto rinforzò l’associazione con le celebrazioni celtiche di una stagione dell’anno infestata dagli spiriti.
CANON EOS 600D con ob.CANON 24-85 EF f./3,5-4,5 USM
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UN'AFFASCINANTE AGANA.
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LA NOTTE DELLE STREGHE.
Halloween e' noto anche come la notte delle streghe, in cui tutti i malefici possono avere luogo e le cose piu' bizzarre manifestarsi e prendere le forme piu' ambigue.
Questa particolare ricorrenza ha influenzato anche il mondo del cinema, tanto che un regista del calibro di John Carpenter ha così intitolato una delle pellicole "cult" del genere horror-thriller, appunto "Halloween, la notte delle streghe"
Secondo la leggenda, gli spiriti erranti di chi è morto durante l’anno tornano indietro la notte del 31 ottobre in cerca di un corpo da possedere per l’anno successivo.
I Celti credevano che in questa magica notte tutte le leggi fisiche che regolano lo spazio e il tempo venissero sospese, rendendo possibile la fusione del mondo reale e dell’aldilà. Per non essere posseduti, i contadini dei villaggi rendevano le loro case fredde ed indesiderabili spegnendo i fuochi nei camini e rendevano i loro corpi orribili mascherandosi da mostri gironzolando tra le case per far scappare di paura tutti gli spiriti che incontravano e non farsi riconoscere.
CANON EOS 600D con ob. CANON 50mm f./1.8 II
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ELEONORA.
A Rivignano, piccolo comune in provincia di Udine, da secoli a cavallo tra la fine del mese di ottobre e l’inizio di novembre si svolge una singolare Fiera, che trova il suo culmine il giorno dei morti.
Questa Fiera rappresenta da sempre un appuntamento di fondamentale importanza nella vita della comunità; già a partire dalle sue lontane origini, quando le anime dei morti apparivano ai vivi, quando Striis (streghe, in friulano), Orcui (orchi) e Cjalcjùts (una sorta di folletti) erano sempre presenti nei racconti che gli anziani facevano ai bambini per passare il tempo nelle lunghe serate invernali.
Un’altra figura al centro dei racconti degli anziani erano le Aganis, fate d’acqua dolce ovvero delle streghe buone, creature bianche e irraggiungibili che apparivano spesso lungo i corsi d’acqua. La loro attività principale consisteva nel lavare le lenzuola per poi metterle ad asciugare lungo i greti dei fiumi e nei verdi prati adiacenti, creando così una distesa bianca nel contempo splendente e inquietante.
CANON EOS 600D con ob. CANON 50 f./1.8 II
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